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#PuntiDiSvista : Il paradosso lavorativo

 “AAA Cercasi giovani diplomati con esperienza”

 

 

Maturi d´Italia unitevi! Riposti i libri di scuola da domani tutti a libro paga. O forse no? Proprio ieri, dopo l´ennesimo tour de force in giro per negozi, e non per shopping ahimè, alla fine non ho resistito e, indispettita, ho chiesto al proprietario se avesse nozione del significato di ciò che aveva scritto. Ovviamente mi ha guardato come se fossi un´aliena. Quale esperienza si pretende di avere, e non me ne vogliano i brillanti maturandi compresa la mia progenie, da giovani diplomati che hanno appena varcato per l´ultima volta i cancelli di un istituto superiore? Ricordo me e i miei diciotto anni volati come il vento e…Vediamo… La pratica a falsificare le firma di mammà fino al compimento dei diciotto anni; quella di “far sega ” e tornare comunque a casa puntuali, pullman permettendo; quella di inscenare malattie improvvise per saltare l´interrogazione o aver sepolto stirpi di parenti e animali domestici per giustificare le scampagnate di cui sopra? Bhè se è così allora altro che esperienza. Altro che commessa di un qualsiasi negozio! Direttrice di centro commerciale è il minimo!! Quindi vorrei proprio capire il vero significato di questi annunci! Se ho studiato e al massimo lavato bicchieri e piatti in una birreria di San Lorenzo nei fine settimana per pagarmi sigarette e benzina, che esperienza serve per piegar due maglie e passare la scopa? Ed io che di maglie ne piego e stiro a centinaia in un mese non vado bene comunque. Ecco, ho capito: ci vuole l´attestato di piegatrice! Quello intendono per diplomati con esperienza. Ahimè mi manca.
Ma da mesi ormai mi ostino ad inviare curricula in tutta Italia sperando in un posto di lavoro qualsiasi, purché onesto. E a forza di inviare i risultati iniziano a vedersi. Già. Ma andiamo per ordine. In uno dei primi colloqui, un ragazzetto appena sbarbato mi fa notare che “ lei è troppo per un call center e merita di più”. Ma se mi hanno pagato per anni per essere una voce al telefono, cosa merito di più? Diventare AD di una compagnia telefonica forse? Dovrò parlarne con Bernabè o Jo Olav Lunder, sono certa che aspettano solo me per spolverargli la cornetta.
Salvatevi, se potete, dalla diffusa moda del contratto a progetto, di quelli con l´obiettivo da raggiungere, dove si è in sei-barra-sette ad attentare alla firma dello stesso povero cliente nel centro commerciale, per scoprire poi, a fine mese, che l´obiettivo l´hai raggiunto certo, sommando i tuoi contratti con quelli degli altri diplomati con esperienza, per cui nessuno di voi avrà uno stipendio fisso e certo ma solo quello straccio di provvigione che non ti ripagherà di tutti i giri di Raccordo Anulare fatti. 
C´è poi quello che riceve solo ed esclusivamente candidate di bella presenza nel suo studio-alcova profumato di sandalo e tabacco, che ti studia con l´occhio voglioso sperando ti saltino i bottoni dell´unica camicia decente, reperto dei piani alti di anni or sono, abbottonata fino al collo, nonostante i trentacinque gradi esterni, che ti fa rimpiangere di non esser venuta in mimetica ed anfibi. O non essere venuta qui per niente, che forse era meglio! Ed è sempre lui che ti esamina dalla settima generazione fino ad arrivare alle domande cruciali tanto temute: “ha problemi a dormire fuori? Cerco una donna libera da impegni sentimentali?”. Ma è un colloquio di lavoro o uno speed date?Ma il meglio doveva ancora arrivare. Mettete a letto i fanciulli, please!! La perla di saggezza uscita da quella bocca da bavosa mi lascia pietrificata. 
“Ma lei lo sa che è seduta su di una miniera? ” Mi guardo intorno. E´ pur sempre un´agenzia di pubblicità, dove sta ´sta miniera? Ma poi realizzo e il mio viso, dall´iniziale sembianza di punto esclamativo, ci mette meno di un nano secondo a trasformarsi in un vaffa-panoramico-vista-mare.
Per questa sera mi fermo qui che è meglio. Ma mi raccomando, ragazzi e ragazze, armatevi di santa pazienza e non abbiate timore a rispondere per le rime a chi pensa di poter approfittare della vostra ingenuità o della necessità di un lavoro, che nobilita l´uomo da secoli ovvio, ma la dignità non perdetela mai per nessuno che millanti opportunità cercando di sfruttarvi in ogni senso. 
Alla prossima puntata.

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