" O patria mia, vedo le mura e gli archi e le colonne e i simulacri e l'erme torri degli avi nostri, ma la gloria non vedo..."





   Così scriveva il Leopardi nel 1818. Cosa direbbe oggi di un popolo che riconosce la patria e il suo inno solo se rotola un pallone su un campo di calcio? Dove è finita la nostra identità di cittadini? L'onore, il rispetto e l'attaccamento alle nostre radici? Noi che abbiamo conquistato il mondo insegnando l'arte e la cultura, siamo i primi a disconoscerla, in virtù di un'eguaglianza che a noi viene spesso vietata. E leggere di Rom che votano un candidato sindaco per Roma, bhè proprio non mi va giù! Non che io abbia qualcosa contro gli stranieri, che in casa mia non sono mai mancati..ma parlo di gente onesta, che lavora e paga le tasse proprio come me, e non che vive di espedienti, furti e scippi e la sera fa rientro nei ghetti che i comuni istituiscono nelle nostre città, e che trasformano, irrimediabilmente, in discariche a cielo aperto! Per scoprire poi che, poverini, figliano come conigli, indossano più ori che la Madonna del Divin Amore, e sono nullatenenti milionari!

Quella che stanno attuando i nostri cari politici è una discriminazione al contrario che deve essere intollerabile per ogni italiano degno di chiamarsi tale! Ormai siamo colonizzati e, se ieri ci hanno costretti a togliere le croci, domani porteremo il burqa per non offenderli. Ma i soldi da noi si sa, comprano tutto: donne, lauree, voti, stranieri e a breve anche le nostre identità.